Questa è la storia dell’ultimo soldato tedesco ad arrendersi durante la seconda guerra mondiale.
La stazione rimase attiva per 12 mesi, dal 9 settembre 1944 al 4 settembre 1945. Fu un periodo difficile, passato in totale isolamento a temperature proibitive per la sopravvivenza, trascorso a combattere gli orsi polari e a convivere con la costante minaccia di un'imboscata dei Commandos inglesi (che però non videro mai).
Soltanto a settembre, una imbarcazione norvegese si è fatta finalmente vedere. Era la piccola nave Blasel, con a bordo il capitano L. Albertsen. Dege e i suoi uomini lo accolsero sulla spiaggia ghiacciata usando la lingua inglese, che però il norvegese non conosceva. Allora Dege si rivolse a lui in norvegese (Dege ha fatto il traduttore per la wehrmacht dal 1940 al 1943) chiedendo: “Vogliamo discutere della nostra resa qua sulla spiaggia o posso offrirvi un buon caffè tedesco e una grappa?” L’invito fu accettato con piacere dal capitano norvegese.
É stata l’ultima unità tedesca ad arrendersi durante la seconda guerra mondiale.
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Tenente Wilhelm Dege |
Il suo nome è Tenente Wilhelm Dege ed era il Comandante dell'Operazione Haudegen che aveva lo scopo di stabilire una stazione meteorologica nell’arcipelago norvegese di Svalbard, vicino al Polo Nord. La stazione doveva fornire le informazioni necessarie alla Marina e all’Aeronautica tedesca per pianificare con più successo le proprie azioni militari (in seguito alla scoppio della guerra, i tedeschi non avevano più accesso alle informazioni meteo della rete meteorologica internazionale, controllate e codificate dagli alleati).
Con la sua squadra di 11 uomini, Dege raggiunse l’arcipelago a bordo del sottomarino U-307 assieme alla nave-rifornimento Carl J. Busch. Costruì la stazione grazie ai copiosi mezzi trasportati tra cui tutti i macchinari necessari, appositamente smontati e imballati, 7 tonnellate di carbone per il funzionamento dei forni e numerose provviste di cibo.
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Base tedesca nell’arcipelago norvegese di Svalbard |
La stazione rimase attiva per 12 mesi, dal 9 settembre 1944 al 4 settembre 1945. Fu un periodo difficile, passato in totale isolamento a temperature proibitive per la sopravvivenza, trascorso a combattere gli orsi polari e a convivere con la costante minaccia di un'imboscata dei Commandos inglesi (che però non videro mai).
Il 5 maggio del 1945 la stazione perde il contatto radio e solo ad agosto i soldati tedeschi riescono a chiedere aiuto (ricordiamo che il 7 maggio 1945 la Germania si è arresa incondizionatamente). Dotati soltanto di una piccola imbarcazione a remi, il gruppo tedesco fu costretto a rimanere in attesa di qualcuno che potesse venire a portarli via.
I tedeschi condivisero con i norvegesi ciò che rimaneva delle loro razioni di cibo, alcolici e sigarette. La mattina del 4 settembre, imbarazzato, il capitano norvegese disse a Dege che è stato inviato dalla Reale Marina Norvegese per farli arrendere e portarli via. Il problema era che il norvegese non sapeva quale fosse la procedura per compiere l’incarico. Senza esitare, Wilhelm Dege poggiò sul tavolo la sua Luger dicendo "Ecco a lei. Con questo io mi arrendo." Poi Dege ha scritto un documento in lingua norvegese che firmarono tutti ufficializzando così la resa.
É stata l’ultima unità tedesca ad arrendersi durante la seconda guerra mondiale.
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